Siti di interesse naturalistico, archeologico, storico
L’Università di Palermo possiede un pregevole patrimonio storico, artistico e naturalistico che si unisce ai musei e alle collezioni. Edifici storici di gran pregio, cappelle e dipinti sono stabilmente aperti al pubblico o visitabili su prenotazione; tra questi il complesso monumentale dello Steri, la Cripta delle Repentite, il Convento di S. Antonino e l’Oratorio dei Falegnami. Di interesse sia archeologico che naturalistico, la Fossa della Garofala, piccolo residuo ancora esistente e inalterato del paesaggio di quello che resta della cosiddetta Conca d’Oro.
Quindici ettari di verde, un lembo di Conca d’Oro, la vasta piana su cui si estende la città di Palermo, salvato dall’urbanizzazione della parte occidentale della città, costituisce il retaggio di un elegante giardino che deve la sua nascita, nel XIX secolo, a Luigi Filippo d’Orlèans. Oggi è sede dei campi sperimentali del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali.
Acquisito dall’Ateneo palermitano nel 2004, questo vecchio convento francescano situato nei pressi della stazione centrale ferroviaria, ospita oggi il Centro Linguistico d’Ateneo. Costruito nel XVIII venne trasformato, in seguito, in caserma dell’Esercito. Imponenti lavori di restauro lo hanno riportato allo splendore di un tempo.
Tornata alla luce casualmente nel 2005, durante alcuni lavori di ristrutturazione di un vecchio complesso religioso in via Divisi attualmente destinato a dipartimenti universitari, si presenta ancora integra nella sua originale bellezza. Luogo di sepoltura per le "repentite", conserva un pregevole altare seicentesco pressoché intatto.
Questa preziosa cappella, incorporata nel Convento dei Teatini, prima sede dell'Ateneo palermitano in via Maqueda, è la ricostruzione dell’oratorio andato distrutto in occasione della realizzazione del portico dell’edificio principale. Chiuso al pubblico ed al culto da numerosi anni, è stato riaperto, con funzione di Cappella Universitaria nel 2009.
Complesso Monumentale dello Steri
Piccolo agglomerato di edifici storici di notevole pregio, occupa un’area compresa tra Piazza Marina e via Scopari. E’ sede dell’attività direzionale e gestionale dell’Università. Ne fanno parte il Palazzo Chiaramonte, il Carcere dei Penitenziati, la Cappella di S. Antonio Abate, l’ex Palazzo del Regio Lotto.
Palazzo Chiaromonte, noto come “Steri”, è uno dei luoghi simbolo della città di Palermo. Racchiude sette secoli di arte e di storia della Sicilia. È il primo esempio del nuovo stile architettonico che si affacciava in Sicilia all’inizio del ‘300, lo stile, detto appunto chiaromontano. Il palazzo, dopo diversi utilizzazioni, è oggi sede del rettorato.
Questo edificio cinquecentesco, sede per lungo tempo delle carceri dell’Inquisizione e del regio Tribunale poi, raccoglie, grazie all’opera certosina dell’etnologo palermitano Giuseppe Pitrè che li portò alla luce all’inizio del Novecento, numerosi graffiti, testimonianza diretta dell'oscuro e terribile periodo della Inquisizione.
Questa piccola ed elegante cappella, dedicata a Sant’Antonio Abate cui erano devoti i crociati di ritorno dai luoghi santi., fu voluta da Manfredi I. E', infatti, la cappella privata della famiglia dei Chiaramonte. Tra le sue particolarità, su una parete, alto, il rinvenimento di un volto di Cristo somigliante a quello dipinto in una trave del soffitto della Sala Magna dello Steri.
Sistema Museale di Ateneo
Università degli Studi di Palermo
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